1 settembre
Quella frase fatta apposta
Per migliorare la pronuncia
Doveva  lasciar pensare
Persone «affidabili».
Torna l’intellettuale collettivo
caparbio, ostinato, manesco
Da usare solo quando
Anche le rape hanno qualcosa da dire.
Viva il marziano, odiato da tutti
Metafora dell’eterna commedia umana
Una gioia sempre necessaria
Tutta disincanto e priva di ideologia.
2 settembre
Un sordido gioco
Tutti stretti in discoteca
I nemici della porta accanto
Virtù debolezze e peccati
Dai tempi di Eva ad oggi.
Le inchieste di Sancho Panza
Un graffio sul muro
Dedicato ai peccati capitali
Ecco la musica del silenzio
Sarà questo il linguaggio comune
Il vizio finisce in mostra
Senza retorica
Fa notizia l’avanspettacolo.
3 settembre
«Il giovane Holden» può attendere
Contro l’abbraccio dei «Promessi sposi»
Su un lago bellissimo, ideale
Dove tutto è autentico
Nelle zone di tenebra.
Hanno più passione e humour
I libri di culto
Proviamo a scoprirlo da alcuni dettagli
Nel cuore fatuo
Dove tutti possono sognare.
4 settembre
La potenza solitaria
senza alternative
Si dissocia dietro la bandiera
Come un cavaliere solitario.
Serve un nuovo capo
L’uomo della provvidenza
In nome dell’ordine
E dei suoi estimatori.
La violenza diventa un classico
In nome della giustizia
Tornano gli acchiappafantasmi
Con tanto affetto.
5 settembre
Un gesto obbligato ma di passione
Addio condottieri la festa continua
Scusate ma parlo
La riscossa è vicina
Non ricordo di aver mai udito
L’idealista è controverso
Più inaffidabile delle rondini
Marcia insieme a noi
All’ombra della coerenza
E di un mediocre thriller familiare.
6 settembre
Il nuovo diavolo
Ora è imprendibile, tra gli ufo
Nella galleria del vento
Fra le rovine del mondo
Nel deserto dei sogni
In un corteo pittoresco, trionfale
Quasi schiacciato
Dallo splendore del riso
Per colpa di una passione eccessiva
Che si rivela fonte di delusione.
7 settembre
Gli eterni adolescenti
Sulla strada sbagliata
Clown e giocolieri
Di duemila anni fa.
Il trionfo del “solito”
Vecchio come il mondo
Che non accetta la modernità
Si oppone al rumore che le sta intorno
Aristocratico, dittatore feroce
Di cui nessuno parla.
Stupidi!... Il futuro è vostro.
8 settembre
La parola magica, solidarietà
Fa trattenere il fiato
Come la morale ai moralisti
A bocca aperta
Dopo una discutibile prassi
Col tricolore
E il turismo fai-da-te.
Soltanto notizie ufficiali:
Cercasi affetto, solo per amore.
Il ruggito colpisce
Sullo splendido lungomare affaticato.
9 settembre
Ci vuole un pizzico di retorica
I patti sono molto chiari.
Prego non sorrida
Potrebbe cancellare la propria identità.
È arrivato il minatore
Sarà un gioiello davvero significativo
Un virtuoso fra le nuvole
Ricco di scelte
Che possono deformare la verità.
Che passione sublime
L’insostenibile leggerezza
Che sta per affidarsi all’illusione.
10 settembre
Date in pegno una rovina
Dopo la scorpacciata
Cercate un elisir
Mentre crescono le incertezze
Più cautela per favore
Chiunque
Può essere buttato nel cestino
Un sabato sera
Beffandosi di tutte le pattuglie.
Dov’è la logica?
In alcuni componenti umani
Ricondotti alla discussione
Sugli emisferi cerebrali.
11 settembre
Era lui senza uguali al mondo
Di cui andar fieri
Era solo decorativo.
Giustizia off-side
Dai tratti paradossali
Così repressiva negli scantinati
Avamposti di libertà
In retromarcia verso il potere.
Arrivederci carissime tentazioni
La politica del pensiero
Torna prigioniera.
12 settembre
Nessuno naviga più
Sarebbe fantascienza.
Una città lacerata dai facili slogan
Un atto di coraggio
Dietro l’angolo, a destra
Poi, prima a sinistra
Inutili tentazioni
Una overdose di chiacchiere
Un idillio sinfonico
Tra giovani streghe
Esperte di magia
Tutti sotto lo stesso tetto
È la vera filosofia
13 settembre
L’ultima provocazione
Ha scatenato la polemica
Una falsa attrazione
Diventa un paradiso di poesia
Finge la propria morte
Contro i professori dalla penna rossa
Tutti amici
Alla conquista del nuovo sistema
Gli utili andranno alle stelle
Se muoiono gli dei
Ecco il manipolo del nuovo millennio
Belli, bellissimi forse falsi.
14 settembre
Complessi di infelicità
Cari artisti
Quel re sembra proprio una mamma
Entra nella hit parade
Senza trucchi
Senza scopo di lucro.
La felicità è facile
Un giorno potrebbe arrivare
Basta riscoprire
La metafora del nulla.
15 settembre
Il popolo in maschera
In un ruolo rassicurante
Un invito a non rassegnarsi
Noi che veniamo da lontano
Una spietata radiografia
Descritta da grandi poeti
Una lunga avventura
Cominciata tra lacrime amare
Provincialismo e allegria, signora mia
Eterni vizi di un popolo
Che ama le scorciatoie.
16 settembre
Scoprire attraverso i fiori
Le scatole dei sogni
Il bello è rischiare
All’alba
Che ricompare abile e intelligente
Scambiando le notizie
Senza enfasi
Con la divina stella.
La gioventù abita qui
Dietro il sipario
Fra turisti smarriti, muti
E uno scenario facile all’uso.
17 settembre
Spegnete la TV separati in casa
Per far chiarezza ci vogliono
False comunicazioni
Siamo invisibili
Ma la nostra mediocrità
Si presta a chiarire i nostri dubbi.
Che brutti ricordi, fuori orario
Piccolo, brutti e nudi
Costruiti da ragazze schiave
Vittime dei potenti.
18 settembre
Torna la tempesta
Infuriano le polemiche
Va in orbita l’amore cosmico
Che ci ha permesso di afferrare la bellezza.
Accademici in fuga
Mascherati e moralisti
Ricchi di imprecisione
Ma anche di case e alberghi di gran moda.
Il mito del sabato sera
Con il suo tocco magico
Fa l’identikit alla giovane Europa
Infiniti dettagli, risultati sconfortanti.
19 settembre
Lo stato cambia volto
C’è un silenzio generale che stupisce
La bufera coinvolge anche l’orchestratore
Nel gioco dei potenti.
Il terrorista anarchico, non individualista
Rimpiange il passato in piazza
Mai così amato, lodato da tutti
Mai così tradito
Denuncia le manipolazioni del pensiero
Con grande rigore
Minuto per minuto.
20 settembre
Vengono alla luce
I promossi e i bocciati
Nell’Italia della fretta
Tra i resti di quel mondo
Sgradito a molti.
Ripropone la storia
Sempre la stessa storia
In modo brutale e rapido:
L’universo disneyano
Straordinariamente attuale.
21 settembre
Non ci sono parole
Sulla collina dell’amore
Ma un grande buco nero
Che snocciola nenie
Sussurri e intrighi
Da mezzo secolo
Alla ricerca del duemila.
Piuttosto seria la farsa
In chiave grottesca
Una vera provocazione 
L’illusione del rigore
Tra replicanti di ferro.
22 settembre
Malattia senza fine
E il viaggio continua
Per onorare la musica
E i filosofi dell’universo.
A volte ritornano
Dalle isole tropicali
Le bugie senza capo ne coda.
Diventa un gioco per turisti
La riflessione sul nulla
Per alcuni è la nascita
Per altri la forza del destino.
23 settembre
Il gran regista della morte
Rende omaggio alla rivoluzione
Nella notte brasiliana
Un clima sinistro
A casa di Topolino
Che ispirò Frankenstein
E la dama misteriosa
Stragi e vendette dal sapore balcanico
Una missione senza senso
Con gioia e folklore
Sotto l’ordine apparente
Da sembrare sovrannaturale.
24 settembre
Un cavaliere antico
Impetuoso, ardente, infaticabile
In fuga dalla libertà
Navigando con l’astronave
Nel cortile di una casa
In pieno deserto
Racconta la sua storia.
L’omologazione prevista
Si è realizzata self-made-man.
25 settembre
Geniale vagabondo
Il futuro comincia qui
Un ricordo difficile
Tutto è già mondo esploso e replicante
È amore vero
La vecchia favola delle mele marce
La beffa è servita
Dal labirinto della coscienza
Proprio in fondo al nulla
Anche se il mondo è cambiato
È una necessità
Scrollarsi di dosso
Il falò delle vanità.
26 settembre
Rispettate la privacy
In fondo al tunnel
Per le nozze del secolo
Tutto miele e sorrisi
La rivolta della fantasia
In una serenata
È cronaca della vita
Dietro la porta proibita
Arlecchino del duemila
Chimico di emozioni
Cacciatore nel labirinto interiore
Muore in crisi di ispirazione.
27 settembre 
Gli alieni siamo noi
Intrappolati
Per aver usato l’Aggettivo
Davanti all’oasi del cervello
Un contributo modesto
Per discutere quel mito
Che amò la nostalgia
E il senso dell’improbabile ottimismo
Finalmente insieme
Le mappe luccicanti dei videogames
E un esperto analista
Disposto, suo malgrado
Ad inseguire fantasie. 
28 settembre
Non sarà vendetta, no grazie
Ma un finale da Grand Guignol
Non mancano le sorprese
Dietro il mito dell’unità
Sacrifici con equità
Ma un urlo seduce uno studente
Che è quasi un’arringa
Dedicata ai grandi personaggi
Tutto il resto
Sono lacrime d’elefante.
29 settembre
Il narratore di paesaggi 
Tra i telefoni bianchi
Parla contro le scelte allucinate
S’affaccia nel salotto da vent’anni
Annuncia nuovi progetti
Un cantiere va a pezzi
E i vizi diventano virtù
Per toccare con mano
Le regole del gioco.
30 settembre
Non si può morire
Sfidando l’ingratitudine
Basta provocazioni
Non c’è più morale
La scienza uccide i dogmi
E il senso dell’appartenenza.
L’inconscio non c’è più
In culo al mondo
Lo stile è impossibile
L’amicizia fra parentesi.
1 ottobre
Esce di scena
Il generale solitario
Prigioniero di vecchie categorie
Votato al fallimento
Nel regno del silenzio.
Il Re è nudo, di nuovo
Uno per uno
sembriamo appesi alla realtà
Mentre il sonno della critica
Produce solitudine.
2 ottobre
Se mancano le regole
Non bastano le guide
Ci vuole capacità di iniziativa
Romantica leggerezza
E un gelido silenzio.
Chi vestirà le casta nudità?
Un profeta intransigente
Nel porto dei cento e uno
All’insegna dei grandi numeri
Contro i segni del tempo.
3 ottobre
Il prezzo torna opulento 
Dietro l’atto creativo
Dove comincia il mito.
Il rischio di faziosità
Ci prende all’improvviso
Perché siamo di moda.
Un paese all’angolo
Dove trionfa l’effetto nudo
Fra resti di parole masticate.
4 ottobre
Riservata e timida
Una donna comune
Rende chiare le immagini
Che facevano bello il serpente.
Ha preso un abbaglio
La compagna regina 
Dopo la metamorfosi è sottosopra
Cerca di evitare le piccole furbizie
Con quella faccia da ficcanaso
Che ricorda lo stupore barocco.
5 ottobre
Si alza il sipario
È festa sulle macerie
Gli psicologi
Spengono l’anima sotto le ceneri
Ormai non vengono più pagati
Usano la filosofia come terapia
Per farci sentire più buoni
6 ottobre 
Troppe leggi nell’acquario
Uno spiraglio non basta per il rilancio
Non c’è nulla di più antico
Di un ironico nostalgico libro
Di esaltanti memorie.
Ritorna agli anni cinquanta
Povere anche di idee
La politica della soap opera
In difesa delle balene
E degli alieni partoriti
Dalla fantasia.
7 ottobre
La noia, no problem, è debole
Finisce la love story
Con tutti i prodigi
Faccia a faccia senza nudità
Un ulteriore segno di debolezza
Un balletto di sciacalli
Di cento persone ribelli.
Dateci autorità
Staremo tutti dalla loro parte
Quando la notte viene a svegliarci.
8 ottobre
Carico di tensioni
Rivendica il diritto di sbagliare
Il cuore dei giovani
Senza mettere limiti
Tra realtà e fantasia.
Che sentimento bizzarro
La seduzione di Belzebù
Timido avvocato del diavolo
Considerato onesto, un alieno.
9 ottobre
Le colpe dei politici
Un colpo di frusta
Quel frammento della memoria
Aspetta nel covo degli angeli
Senza passione, il mito della vita
Sullo sfondo del millennio
Non nascono più i ribelli
Senza passione civile
Il gioco è pericoloso, i paradossi
Tra commozione e divertimento
Impersonano l’idea platonica
Delle due metà che si cercano.
10 ottobre
L’agente provocatore
Complica le cose
Le sue storie
Corrono sopra la vita
Come una lettura filosofica
Senza logica
Convincente degli eccessi
Immobili e invisibili.
11 ottobre
Quei politicanti a porte chiuse
Che hanno orrore del proprio fisico
Sono compresi nel biglietto d’ingresso
Nel paese dove ha vinto l’egoismo
Che delusione quei mediocri
Nel Pantheon dei grandi
Sommersi e salvati
Dalla commedia all’italiana.
Arriva un fiume di passioni
In conflitto tra il cuore e la ragione
Il New York Times ripropone
L’indagine sul sorriso.
12 ottobre
L’isola dimenticata
Made in Italy
È stata recensita
Sulla via della seta
Dove Marco Polo
Trovò solo miseria e distruzione.
Rivedremo l’eclissi di sole
Su prescrizione medica
Insanguinati dai conflitti
Contro i pirati senza miti
Nel mare inquieto della poesia.
13 ottobre
La scala di servizio dei pensatori
Crea un dubbio malizioso
Ai confini del duemila
Domande e paure
Hanno appannato il sole
Sognando la giovinezza perduta.
Gli occhi puntati
Sulle ultime storie imbarazzanti
Che guaio se non avessero ignorato
La loro pretesa
Di una mistica sfida della domenica.
14 ottobre
Sempre più solo il signor coccodrillo
Alla sagra delle improvvisazioni
Lo strano silenzio
Non serve a niente
Odia le regole un po' folli
Dei padroni del mondo
Scherzando con le immagini
Che scaldano ancora il cuore.
15 ottobre
Il caso è aperto, tutte bugie
Sfilano gli indomabili
Del libero mercato
Un esercito di esperti
Contro il mito
La scienza si colora
Di una scrittura elegante
Autentica protagonista
Di una società intelligente
Vista dalle radici
Che coltiva voci sorprendenti
Inesistenti nel regno dei cavalieri
16 ottobre
Si rafforza il vento
Si alleano scienza e filosofia
Sulla via della memoria
Per la caccia al diamante.
Un viaggio mancato
In un luogo inadatto
Dove parla la nostalgia
E l’arte cambia pelle
Senza fretta, sotto la lente
Di una nuova interpretazione.
17 ottobre
Piccoli passi per il doppio gioco
La solita trovata controluce
Contro il disordine
Che gela le speranze.
Amaro e scuro
Guaiva come un cane
Tra timide parole, imprecava
Demolendo verdetti inattesi
Di bestia in bestia, per decifrare
Un grido liberatorio
18 ottobre
Nuove tendenze contro la noia
Dietro le infinite storie
In un vertiginoso succedersi
Di parole e amplessi.
Un libro per tutti e per nessuno
Nelle sue pagine dilaga l’orrore
Un’offerta davvero speciale
Per vincere i mostri
Nascosti sotto la superficie.
19 ottobre
Le città muoiono per rabbia
Case, vestiti, pensieri
Manchiamo di creatività
La solitudine dei ragazzi
Va sul podio.
Lo stato semina sfiducia
Per sfuggire alla furia dell’uragano
Diventa sempre più legale
La lotta fra i colori
Alla fiera delle falsità
Si apre la porta dell’incubo.
20 ottobre
La via del dialogo
Lancia la sfida del silenzio
Storie già note, bugie marginali
Meglio tacere per confrontarsi
Con i temi del mutamento.
Il professore indica la via del dialogo
Tramortito dagli eventi
Visti dal buco dalla serratura
Non ferma il treno delle illusioni 
Dall’antichità ad oggi
Siamo condannati allo sbadiglio
Sognando il marchio della fantasia.
21 ottobre
Una falsa democrazia
Che urla nel silenzio
Smuove le montagne dell’informazione
L’impero dei draghi
Deboli e analfabeti
Adesso esplode
Ma fallisce il suo obiettivo.
Che disastro!
L’intruso ha troppe pretese
Che maniera!
50 anni fa si dileguò squallidamente
Con un sistema senza precedenti
Mandò i poeti all’inferno.
22 ottobre
Vecchi slogan a tre gambe
Una tempesta nel bicchiere
Il vino sa di tappo, certe notti
La casa è nuda, la casa del futuro
Fra la memoria e l’oblio
Rispecchia il nostro inconscio
Mentre un angelo si distrae
Ecco il mito
Un gran bel nido di memorie.
23 ottobre
Il lungo viaggio diventa film
La grande avventura
Esulta la critica
La canzone d’autore
Attacca la cultura in divisa
«Una sola tonalità»
Poi cambia canale
Tra le note della musica popolare.
È finito il film dell’orrore
Tre giorni di passioni
Tutt’altro che infallibili
Dove vincono le forze del male.
24 ottobre
Che confusione, l’ottimismo è obbligato
Fra giganti, all’insegna dell’eccesso
L’effetto comico
È in cerca di un principe
Un freno in meno
Per stimolare la memoria, per instaurare
Qualcosa di radicalmente diverso
Senza pararsi
Sotto l’ombrello della critica
Un evento insolito, il gusto dell’eresia
Dolce e trasgressiva irrompe nella tragedia.
25 ottobre
I violinisti vicino alla rottura
Approdano al silenzio
Un atto di accusa al pensiero
Contro la storia delle ultime sonate.
L’uomo di Darwin si è fermato
Si va avanti tra le macerie
Nelle nostre città prigioniere
Di uno smarrimento romantico.
Scenari più semplici della vita
Spaziano tra ragione e sentimento
Sulla piazza delle emozioni
Dove conta solo apparire.
26 ottobre
La metamorfosi più libera
Mai una smentita
Questione di stile
Carichi di dietrologia.
Il fantasma della provvidenza
Fatica a convivere nella tribù
Per raccontare il malessere
Scatena polemiche
Rievocando una falsa opinione.
Quanti magnifici colori
Nel regno luccicante dei pettegolezzi.
27 ottobre
Una nave affonda
Tra follia e improvvisazione
In scena ancora la grinta
Cacciata dal Paradiso.
Una lunga pubblicità
Della civiltà del non senso
Per riascoltare se stessa
Si occupa di spaghetti.
Separati dai malintesi
Due sogni da realizzare
Fra le rovine
Volano via col vento.
28 ottobre
Con incertezze e cadute di gusto
Fra alberi e calcinacci
Conobbe da vicino
Il mondo dei poeti
Che lentamente cambia vita.
Tenete duro per favore
O vi soppianteranno con l’istinto
L’incanto del mondo dei guastafeste
È una corsa ad ostacoli, senza brividi
Tra gli idioti in buona compagnia.
29 ottobre
Quel silenzio di ottimismo
Sui limiti dell’uomo
Cambia l’angoscia
Lanciando un messaggio per riflettere.
Nonostante i sondaggi
Partoriranno topolini
La musica è finita
Bellissima ma infernale
Così nasce e muore l’illusione
30 ottobre
Appuntamento con le streghe
Entro l’anno la resa dei conti
Il killer diventa cannibale
Per non morire di fame
Ha progetti nel cassetto la bella studiosa
Si vendicherà dei professori
Uomini fotocopia
Capaci di dar voce 
Agli assassini dell’editoria.
Tornano i ribelli
Gioventù amore e rabbia
Ed una mostruosa
Capacità di percepire il mondo.
31 ottobre
In ritardo sulla felicità
Il riso folle e nero
Scaccia i fantasmi
Nella città che brucia.
Quel sogno è mio
Diventerà il primo best seller
Guai a chi lo tocca
Ho l’ambizione di renderlo attuale
Non cerco la rissa ma, con cautela,
Qualcosa di speciale.
Siamo poeti non cannibali!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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